A cosa serve un blog? Ha ancora senso averlo nel 2023?

Veronica Meriggi

Ha ancora senso aprire un blog nel 2023 o tenerne in piedi uno già esistente? Vista la sempre più massiccia diffusione dei contenuti social, i blog potrebbero sembrare ormai passati in secondo piano.

La risposta per me è sì. Assolutamente sì. Ma andiamo con ordine.

Quando iniziarono a diffondersi blog personali sui più disparati argomenti, le grandi aziende si accorsero fin da subito dell’enorme potenziale che potevano avere all’interno di una strategia di marketing, in quanto permettevano di intercettare una fetta di utenza molto vasta. 

Ai giorni nostri sotto questo aspetto non è affatto cambiato. Anzi, il volume di traffico prodotto dalle ricerche online è decisamente aumentato. La SEO si è evoluta, ma le regole di base rimangono sempre le stesse. Di fatto, quindi, avere un blog nel 2023 può essere una scelta conveniente sotto molti punti di vista. Una buona strategia di posizionamento online è in grado di aiutare ad incrementare il volume di affari e farsi conoscere dagli utenti. 

Cos’è un blog: definizione e come funziona 

Il software che permette la pubblicazione autonoma di articoli fu sviluppato nel 1997 da Dave Winer, ma fu Jorn Barger che, nello stesso anno, diede alla luce il primo blog in assoluto, mettendo a disposizione le sue conoscenze su caccia e pesca. 

Nonostante il termine blog derivi da web log, ovvero diario in rete, oggi questa è una definizione abbastanza desueta. In un primo momento infatti il blog era una sorta di diario in cui scrivere i propri pensieri personali e condividerli col mondo. Con il tempo si è trasformato poi in un luogo virtuale in cui persone con determinate competenze scrivono articoli capaci di rispondere a domande specifiche, cogliendo le esigenze dell’utenza in rete.

A livello puramente tecnico un blog è identico a un sito web, ma gli obiettivi e il funzionamento sono completamente diversi.

A livello puramente tecnico un blog è identico a un sito web, ma gli obiettivi e il funzionamento sono completamente diversi. La differenza principale consiste nel fatto che un sito web ha una struttura statica, concepita in maniera stabile e aggiornata sporadicamente. Un blog invece ha una struttura dinamica, con aggiornamenti continui costituiti da nuovi articoli. Su di esso gli utenti possono lasciare dei commenti, e quindi interagire coi contenuti, caratteristica che invece i siti web non possiedono. 

Evoluzione costante e confronto col lettore sono quindi i due aspetti principali che caratterizzano un blog. Dinamicità e possibilità di interazione sono elementi che condivide coi social media, di cui, per certi versi, è un vecchio antenato meno frenetico. 

Si può definire il blog come una tipologia particolare di sito web, caratterizzato dalla pubblicazione ricorrente di articoli riguardanti i più svariati temi e costruito con strategie SEO appropriate, tali da attirare l’utenza interessata agli argomenti trattati mediante il posizionamento nelle prime pagine dei risultati su Google. 

Rispetto ad altre realtà online, il blog ha il vantaggio di rinnovare i contenuti con cadenze temporali precise. Il lettore quindi tende a ritornare periodicamente per leggere nuovi articoli, se interessato, e questo è uno dei suoi maggiori punti di forza.

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Cos’è un blog e perchè è importante: tutti i vantaggi – Photo by Pixabay

A cosa serve un blog: tutti i vantaggi 

Chi si occupa di marketing online sa bene che il posizionamento nelle serp (la classifica dei risultati dei motori di ricerca) è essenziale per ogni business. Un sito web, con la sua staticità, non offre molte possibilità di scalare le classifiche ma soprattutto non consente di mantenere le posizioni conquistate, a meno che non venga fatto un lavoro impeccabile sulla SEO, anche se le parole chiave tendono a rimanere invariate, così come tutto il resto del contenuto.

Il blog ha la capacità innata di scalare le pagine dei risultati di ricerca di Google, grazie alla sua natura dinamica, caratterizzata dal costante aggiornamento di contenuti.

Il blog invece ha la capacità innata di scalare le pagine dei risultati di ricerca ed ottenere visibilità su Google, grazie alla sua natura dinamica, caratterizzata dal costante aggiornamento di contenuti. Se un sito quindi rimane sempre invariato, il blog ha la possibilità di evolversi e cogliere i trend del momento, anche aggiustando eventualmente il tiro o modificando leggermente la direzione principale dei contenuti, se necessario. 

Da tutto questo si può dedurre che la struttura SEO di un blog è un aspetto indispensabile. Saper utilizzare le keyword informative consente una buona indicizzazione, e permette, in sostanza, di promuovere sè stessi o la propria azienda, facendosi trovare immediatamente su Google. 

Appena una persona viene a conoscenza di un nuovo prodotto, di un marchio di cui non ha mai sentito parlare o di un professionista sconosciuto, la prima cosa che di solito fa è cercarlo su Google. Uno dei principali obiettivi del marketing online è costituito proprio dal farsi trovare in qualsiasi momento. Essere tra i primi risultati è decisivo ed incide profondamente sia sulle vendite, sia sul personal branding. Essere in cima ai risultati per query specifiche porta ad un aumento del cosiddetto traffico qualificato, ovvero conduce sul blog tutta quella fetta di utenza che è realmente interessata ai prodotti o i servizi dell’azienda. 

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Perchè aprire un blog? – Photo by Pixabay

Perché conviene aprire un blog e a chi serve 

Lo scopo del blog è riuscire a fornire delle informazioni utili per un certo tipo di utenza. Più gli articoli proposti sono di qualità, più aumenta la reputazione online. Tuttavia un blog non è soltanto uno strumento utile a chi cerca informazioni o a chi fa il blogger di professione, ma un mezzo con una potenzialità straordinaria per chi vende servizi e consulenze, e quindi tutti i liberi professionisti

Il blog infatti offre ai visitatori contenuti sempre nuovi e inerenti alla propria professione, pensati espressamente per promuovere il proprio lavoro e farsi conoscere. Un articolo ben fatto riesce a esporre i problemi ricorrenti degli utenti, magari descrivendo anche casi reali, e presentare la propria competenza nel trovare soluzioni ideali. In questo modo si crea un legame di fiducia, che può anche trasformarsi in un incarico lavorativo. 

Il libero professionista, attraverso il blog, riesce a far emergere la sua personalità, acquisisce visibilità, promuove la fidelizzazione dei clienti, apre la porta a collaborazioni e affiliazioni, e raffina i propri servizi in base ai feedback. 

Tuttavia il blog non è utile soltanto ai freelance, ma si rivela strategicamente valido anche per le piccole e grandi aziende o gli e-commerce. Se è vero che un marchio molto noto vende principalmente attraverso canali social dedicati al brand, o direttamente sullo shop, molte ricerche online sono generiche e scollegate da qualsiasi marchio. In questo caso avere un blog, con una base SEO solida e contenuti di qualità, permette all’azienda di comparire nei primi posti nelle SERP, ottenere visibilità ed incrementare le vendite

Il blog aziendale è quindi un vero e proprio canale di vendita, che mediante la pubblicazione continua di contenuti, aumenta potenzialmente anche le eventuali condivisioni sui social. Le condivisioni sono uno degli strumenti di marketing più efficaci ed economici, perché non costano niente e a volte possono generare un passaparola molto proficuo, sia sotto il profilo puramente finanziario, ma anche a livello di brand awareness

Uno dei problemi principali nel rapporto fra aziende e clienti è l’impossibilità di comunicare. Le pagine statiche di un sito non consentono di avere una relazione e vengono percepite con distacco dal lettore. Il blog invece è concepito per sua natura in maniera più informale, e consente di lasciare commenti. L’autore può invitare direttamente il lettore a raccontare la sua esperienza coi prodotti venduti. In questo modo l’azienda acquisisce un volto e una voce, ottenendo un appeal superiore rispetto a quello realizzabile mediante la configurazione fredda e impersonale di un sito web. 

Lead Nurturing
Photo by Pixabay

Consigli per un blog di successo 

Per creare un blog di successo bisogna armarsi di dedizione e pazienza, perché non si tratta soltanto di scrivere articoli nella speranza che qualcuno prima o poi li legga, ma pianificare una strategia precisa e trovare il modo per attuarla efficacemente.

Innanzitutto è fondamentale capire come aprire un blog. Si tratta infatti di un’operazione caratterizzata da diversi step.

Scelta della piattaforma

Il primo step consiste nel selezionare la piattaforma software che dovrà ospitarlo (la più usata solitamente è WordPress, ma ne esistono molte altre).

Il nome dominio

Dopo aver scelto la piattaforma più idonea, è necessario scegliere il dominio. Il dominio identifica il nome del blog, ed è quindi essenziale sceglierlo con estrema cura, perché è il primo biglietto da visita. Per individuare il nome migliore bisogna considerare il target di riferimento, cioè la tipologia di utente medio che cerca i prodotti o i servizi venduti, e riflettere sulla finalità del blog stesso. Qualora serva per fare personal branding, potrebbe essere meglio avere un nickname personale o una parola che rimandi al proprio nome nel dominio, mentre se si desidera pubblicizzare un’azienda, il nome deve rifletterne il nome o la ragione sociale.

Buyer persona e tone of voice

Successivamente è necessario stabilire i tratti della buyer persona, cioè avere un resoconto dettagliato di chi visita il blog e compra i prodotti offerti: età, sesso, interessi, zona geografica, reddito, etc. Tutte queste informazioni servono a predisporre il tone of voice più adatto, cioè il modo in cui rivolgersi al lettore, e delineare la nicchia di lettori che si soffermano sul blog.

Copywriting e schema PAS

Una volta fatto questo, è assolutamente indispensabile occuparsi della scrittura SEO, cioè inserire delle parole chiave che indicizzino il blog su Google, e dedicarsi alla scrittura persuasiva. Un blog senza un adeguato copywriting ma con una buona impalcatura SEO, generalmente ha un buon volume di traffico ma non cattura l’attenzione dei lettori e non li trasforma in clienti. Ciò implica che spesso un buon articolo deve seguire lo schema PAS (Problem, Agitate, Solve), ovvero presentare un problema comune dell’acquirente tipo, accrescerne l’urgenza e presentare la soluzione. Questa strategia viene enormemente facilitata dal contesto colloquiale di un blog.

Ha senso aprire un blog nel 2023? 

Questa analisi mostra chiaramente che sì, ha senso aprire un blog nel 2023. È chiaro come il blog sia ancora uno strumento prezioso per il marketing online, seppure sia un mezzo che necessita molta cura e obiettivi ben chiari.

Non si tratta affatto di un sistema vecchio: i vantaggi del blog sono innumerevoli. Può sicuramente avere ancora una funzione centrale per rappresentare l’azienda e conquistare l’attenzione di un pubblico di qualità, estremamente in linea con i prodotti venduti. Il blog infatti attira e mantiene un certo tipo di lettore, incrementando le vendite alla propria nicchia di mercato. 

Con una buona predisposizione verso lo studio, l’analisi, e la scrittura (idealmente affidandosi a professionisti del settore), il blog si rivela sempre un buon investimento, capace di evidenziare la mission dell’azienda o del professionista, educare, informare e guadagnare.


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Veronica Meriggi

Veronica meriggi

Esperta nel campo della SEO, del copywriting e appassionata di strategie di crescita nel mondo digitale, unisco creatività e competenze tecniche per aiutare aziende e professionisti a raggiungere i propri obiettivi online. Con anni di esperienza nel settore, condivido insight pratici e consigli utili attraverso il mio blog, offrendo valore aggiunto agli appassionati del mondo digitale.

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