Come funziona l’algoritmo di Google e perchè è importante conoscerlo

Veronica Meriggi

Quante volte si sente parlare dell’algoritmo di Google? Sua sembra sempre essere la colpa per ogni variazione di serp e calo di visualizzazioni. Ogni suo aggiornamento viene vissuto quasi con timore da chi lavora online. Eppure, può essere anche un validissimo alleato!

I siti web oggi attivi online sono quasi 1,7 miliardi. Ai motori di ricerca spetta il compito di setacciarli ed organizzarli in elenchi per rispondere correttamente agli intenti di ricerca degli utenti. Per portare avanti questo compito utilizzano algoritmi complessi per indicizzare, classificare e visualizzare i risultati che scaturiscono dalle query di ricerca. Di seguito cercheremo quindi di capire come funziona l’algoritmo di Google e perchè è cosí importante per la SEO.

Cos’è l’algoritmo di Google

Un algoritmo è un insieme di operazioni eseguite dai motori di ricerca – Google in primis – per determinare la classificazione delle informazioni in base alla loro rilevanza. Gli algoritmi sono il cuore delle moderne tecnologie di ricerca e si basano su diverse centinaia di fattori per valutare la qualità di una pagina web e posizionarla nelle pagine dei risultati.

L’algoritmo di Google è, quindi, una serie di operazioni di calcolo sistematiche utilizzate dal motore di ricerca per determinare la rilevanza di un sito web nella SERP (Pagina dei risultati di Google) in riferimento a una determinata ricerca. Più un sito web soddisfa i requisiti di qualità dell’algoritmo, più è probabile che compaia tra i primi risultati di ricerca, e quindi ottenga più traffico e più potenziali clienti.

Compito degli algoritmi è valutare la qualità di una pagina web e posizionarla in SERP. Un sito web che soddisfa i requisiti di qualità dell’algoritmo, avrà maggiori probabilità di comparire tra i primi risultati di ricerca.

Ogni anno vengono apportate molte modifiche agli algoritmi. Google ha dichiarato ufficialmente di modificare il suo algoritmo dalle 500 alle 600 volte l’anno. Sebbene la maggior parte di queste modifiche siano minori, alcuni aggiornamenti possono influire in modo significativo sulla composizione dei risultati di ricerca. Gli aggiornamenti più famosi sono Google Panda, in riferimento ai siti web con contenuti di bassa qualità, e Google Penguin, che riguarda i profili di link esterni innaturali.

Come funziona l'algoritmo di Google e perchè è importante per la SEO
Come funziona l’algoritmo di Google e perchè è importante per la SEO – Photo by Arkan Perdana on Unsplash

Come funziona

Per poter offrire risultati di ricerca pertinenti, Google si affida a un’operazione in 3 fasi:

  • la scansione
  • l’indicizzazione
  • il risultato

Durante la fase di scansione, Google navigherà sul web utilizzando dei robot (chiamati spider o crawler), spostandosi da una pagina all’altra attraverso i link. I robot seguiranno tutti i link che trovano, in modo da scandagliare al meglio il sito. È facile intuire quindi quanto siano importanti i link interni per ottenere una migliore indicizzazione.

Segue la fase di indicizzazione. I crawler verificheranno tutti gli elementi che compongono le pagine che hanno rintracciato: tag, testo, immagini, ecc. Tutti questi elementi verranno registrati in quello che viene chiamato l’indice di Google, ovvero un enorme data base in cui vengono memorizzate tutte le informazioni individuate.

Infine, c’è la fase di risposta a una determinata richiesta. Quando un utente esegue una ricerca online, Google cercherà elementi di risposta nel suo indice e classificherà i risultati offerti dopo averli inviati al suo algoritmo. È il risultato dato dall’algoritmo di Google che determinerà in quale ordine i siti verranno presentati, ordinandoli per corrispondenza alle parole chiave.

Analisi della query 

Una query è una richiesta di informazioni effettuata utilizzando un motore di ricerca. La serie di caratteri utilizzati (spesso una o più parole) funge da parola chiave, che il motore di ricerca utilizza per abbinare algoritmicamente i risultati alla query. Questi risultati vengono visualizzati nella pagina del motore di ricerca (SERP) in ordine di pertinenza (secondo l’algoritmo).

Ogni query sui motori di ricerca si aggiunge alla massa di dati analitici. Più dati raccolgono i motori di ricerca, più accurati diventano i risultati di ricerca.

L’analisi delle query di ricerca è una delle attività più importanti, redditizie e strategiche nella SEO. Riuscire a posizionarsi in cima ai risultati di ricerca per le giuste parole chiave potrebbe attirare molto traffico, e, di conseguenza, incrementare esponenziale il flusso di potenziali clienti.

Non si tratta solamente di attirare utenti su di un sito, ma anche di ottenere il giusto tipo di visitatori. Il ruolo di questa analisi è quindi cruciale per prevedere i cambiamenti della domanda, rispondere alle mutevoli condizioni del mercato o creare nuovi prodotti e servizi appositamente creati per rispondere alle necessità degli utenti.

Il contenuto che gli utenti di Internet cercano attivamente è il punto di partenza per l’analisi e la creazione di una strategia SEO

Crawling

Per capire come funziona un motore di ricerca, possiamo paragonare il web ad un’enorme libreria. I suoi scaffali contengono miliardi di documenti su una infinità di argomenti.

Per navigare attraverso questa enorme quantità di dati, Google utilizza un crawler, chiamato Googlebot, il cui compito è scandagliare questa libreria da cima a fondo per identificare i siti. Googlebot analizzerà quindi il contenuto di ogni pagina, al fine di determinarne l’argomento. Questo processo si chiama indicizzazione.

GoogleBot, noto anche come spider o agent, è un software utilizzato da Google per eseguire la scansione e indicizzare le pagine web. Ecco come opera il crawler di Google:

  • Punta al link di una pagina web
  • Una volta sulla pagina, invia il codice HTML a Google per l’elaborazione
  • Quindi, segue in via prioritaria i link contenuti nella pagina

Dopo aver terminato l’esplorazione, Googlebot passa a una nuova pagina del sito ed esegue lo stesso procedimento.

GoogleBot consente a Google di rilevare documenti nuovi o aggiornati, al fine di mantenere l’indice del motore di ricerca il più aggiornato possibile. È da questo indice e in base alle parole chiave ricercate che Google offrirà i risultati più rilevanti agli utenti.

Come accennato in precedenza, il ruolo di GoogleBot è quello di eseguire la scansione delle pagine di un sito web per raccogliere quanti più dati possibili da utilizzare per l’indicizzazione e il posizionamento nelle pagine sulle SERP. Questo è il motivo per cui è fondamentale facilitare l’accesso e l’analisi del sito da parte del crawler di Google per migliorare la SEO.

Google Bot non esegue la scansione di tutte le pagine di un sito contemporaneamente, ma solo di alcune di esse. Il robot di Google arriva di tanto in tanto sul tuo spazio web ed esegue la scansione di alcune pagine. L’obiettivo del crawler di Google è esplorare, ad ogni sua visita, quante più pagine possibili di un sito web, senza però sovraccaricare la banda del server che lo ospita.

Per attirare i bot di Google su un sito web è indispensabile ottimizzare la propria strategia SEO. Per fare ciò, è possibile mettere in pratica alcune accortezze:

  • Aggiornamento regolare dei contenuti
  • Pubblicazione periodica di nuovi contenuti
  • Miglioramento della velocità di caricamento delle pagine, perché i bot di Google hanno un tempo limitato per scansionarle e indicizzarle
  • Eliminazione dei contenuti duplicati
Link building
I link sono fondamentali per l’indicizzazione – Photo by Pixabay

Indicizzazione

L’indicizzazione di un sito o di una pagina web designa il processo mediante il quale un robot di un motore di ricerca (Google o altro) navigherà, analizzerà, elencherà e classificherà le pagine di un sito prima di visualizzarle in una pagina dei risultati. Senza questo passaggio di indicizzazione, un sito web non potrà essere visualizzato nei risultati di ricerca degli utenti.

L’indicizzazione è una fase di referenziazione naturale volta a tenere conto delle pagine di un sito nell’indice dei motori di ricerca. Questa prima fase di referenziazione di un sito web è un prerequisito necessario (ma non sufficiente) per il suo posizionamento nelle pagine dei risultati del motore

Per essere indicizzato correttamente, un sito web deve eliminare tutti i fattori di blocco, e quindi garantire che tutte le sue pagine siano prese in considerazione.

Storicamente l’indicizzazione si riferiva alla fase di registrazione di un sito web nei vari “indici” dei motori di ricerca. Oggi con questo termine si indicano, piuttosto, i processi e le azioni che consentono di garantire che le pagine di un sito web siano prese in considerazione dai motori di ricerca ( Sitemap XML , architettura del sito e link interni, ecc.).

Un sito web online non è necessariamente indicizzato da Google, o da altri motori di ricerca, perché i crawler responsabili della scansione e dell’indicizzazione delle pagine potrebbero non averlo ancora visitato.

Ecco alcuni consigli per facilitare l’indicizzazione e per aiutare i crawler a trovare il sito limitando i tempi di attesa:

  • Ottenere link da altri siti web per guidare i crawler al proprio sito più velocemente
  • Inviare periodicamente la sitemap del sito da analizzare oppure richiedendo l’ispezione dell’URL di una pagina web tramite Google Search Console
  • Eliminare eventuali blocchi che impediscono la scansione e l’indicizzazione
  • Controllare regolarmente i rapporti di scansione disponibili su Search Console per rilevare e correggere eventuali problemi
  • Strutturare ogni pagina web con contenuti e link interni che promuova la navigazione dei crawler
  • Avere un sito ottimizzato per dispositivi mobili per soddisfare i requisiti dell’Indice Mobile First
  • Fornire a Google contenuti facilmente scansionabili e un sito web veloce

Ranking

Google ha creato un sistema molto efficiente: i suoi algoritmi analizzano tutti i siti disponibili sul web ed elaborano i dati raccolti dai suoi spider al fine di mostrare i risultati più rilevanti per i propri utenti. Sono, quindi, questi piccoli robot che decidono il posto che avrà un sito, o un articolo, nel ranking di Google.

Apparire in prima posizione significa guadagnare la fiducia di Google. Più alto è il ranking, più alto sarà il proprio posto nella classifica di Google e maggiore sarà il traffico verso il sito web. Maggiore è il traffico sul sito web, maggiori sono le probabilità di generare lead e ottenere potenziali clienti. 

Come funziona l'algoritmo di Google
I fattori di ranking – Photo by Solen Feyissa on Unsplash

I fattori di ranking

Google vuole fornire la migliore esperienza possibile ai propri utenti, in modo che abbiano accesso alla soluzione più pertinente nel modo più rapido ed esaustivo possibile. Per far questo, il motore di ricerca tiene conto di diversi fattori. I principali sono:

  • la qualità percepita dagli utenti del contenuto del sito
  • l’autorevolezza del sito (ovvero la sua “competenza”)
  • la notorietà o popolarità del sito

L’algoritmo di Google tiene conto di molti altri criteri per determinare l’ordine dei risultati di ricerca. Questo algoritmo è ovviamente segreto: nessuno lo conosce nella sua interezza, nemmeno gli stessi ingegneri che vi lavorano e che hanno accesso solo a una parte del codice.

Tuttavia, attraverso test e analisi, gli esperti SEO sono stati in grado di determinare i criteri che vengono presi in considerazione dagli algoritmi di Google. Abbiamo citato i fondamentali, ai quali si aggiungono, ad esempio i tag TITLE o H e la velocità di caricamento della pagina.

Infine, gli algoritmi di Google vengono aggiornati regolarmente. Mentre alcune modifiche possono essere apportate senza cambiamenti evidenti nei risultati di ricerca, a volte alcuni aggiornamenti hanno un forte impatto sulle SERP e sconvolgono in modo profondo e duraturo le classifiche.

Esistono più di 200 fattori noti che influenzano il posizionamento delle pagine di un sito web per una determinata parola chiave. Per trarne vantaggio è quindi fondamentale avere un’idea del funzionamento del sistema.

Una volta che i contenuti sono stati analizzati, Google assegna un punteggio alla pagina (il PageRank) e la confronta con i concorrenti. Il PageRank è un calcolo che valuta la pertinenza dei siti in base alla qualità e alla quantità dei collegamenti che reindirizzano a questa pagina nel Web e in base alla qualità del suo contenuto.

Quando una pagina reindirizza al sito, Google considera questo un avallo dell’autorità e della qualità del sito stesso. I link giocano un ruolo fondamentale nel ranking, perché consentono al motore di ricerca di capire quali siti sono più affidabili e quali, invece, lo sono meno.

Veronica Meriggi

Veronica meriggi

Esperta nel campo della SEO, del copywriting e appassionata di strategie di crescita nel mondo digitale, unisco creatività e competenze tecniche per aiutare aziende e professionisti a raggiungere i propri obiettivi online. Con anni di esperienza nel settore, condivido insight pratici e consigli utili attraverso il mio blog, offrendo valore aggiunto agli appassionati del mondo digitale.

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